Storia della poster art in Italia

Molti credono che la poster art sia tutta farina del sacco dei cugini d’oltreoceano e forse in parte è anche vero, anche se andando ad indagare meglio si potrebbe certo risalire alla tradizione dei manifesti italiani dei primi del ‘900, all’art nouveau francese, all’arte tedesca dello jugendstil e quant’altro..
Noi di IPRA però oggi vogliamo segnalarvi una pietra smarrita, una chicca tutta italiana che alla maggior parte di voi non dira niente ma che, per il decennio 1960/70 rappresentò in Italia qualcosa di unico e spettacolare, un raggio che filtrava tra le grigie nuvole del pensiero ottuso e bigotto che di li a poco si sarebbe sgretolato sotto la spinta dei movimenti giovanili… ma non ci perdiamo in analisi sociologiche, siamo qui per la poster art e di questa vogliamo parlare..

Tavaglione, gambe accavallate, si fuma una sigaretta

Giorgio Giò Tavaglione, italianissimo ragazzo del sud che si ritrova invischiato e ben contento di esserlo, nei primi fenomeni giovanili nella Milano dei primi anni sessanta. Lui che da completo autodidatta disegnava i poster, i flyer e le cover delle prime riviste underground, fra cui dobbiamo citare senz’altro quel Mondo Beatche tanta risonanza ebbe a suo tempo.

Melchiorre Gerbino, fondatore di Mondo Beat
davanti alla sede della rivista tappezzata dai manifesti di Giò Taglione

Giò Tavaglione autore di gran parte dei lavori più belli del periodo e poi sparito in un viaggio in India e di cui, da allora, si sono perse letteralmente le tracce se non per quella che è stata la sua svolta successiva, il disegno dei tarocchi e dei talismani che, una volta di più, dimostra la sua eccellente qualità grafica, il suo tipico stile meticoloso e fantasioso, esoterico e visionario.

Giò Tavaglione di cui si fatica a ritrovare traccia ancora oggi, i cui splendidi lavori non si vedono sul web..

e per chi fosse interessato un pò di bibliografia utile per scoprire le origini della poster art italiana..

Beat e mondo beat di Matteo Guarnaccia
I viaggi di Mel di Marco Philopat e Melchiorre Gerbino
Underground: ascesa e declino di un’altra editoria di Francesco Ciaponi
a questo punto vi salutiamo gente e se vi è venuta la voglia di saperne di più sulla poster art italiana, fatevi un giro nell’archivio di IPRA.
Ci risentiamo per la prossima puntata della storia della poster art italiana!

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